domenica 18 agosto 2013

Lipidi, trigliceridi e fasi grasse in generale

Torniamo seri, e dopo aver parlato di INCI entriamo più nello specifico trattando uno dei costituenti principali di un cosmetico: i lipidi.
Sono una delle 4 grandi classi di molecole organiche, insieme agli acidi nucleici, proteine e carboidrati, e sono conosciuti comunemente anche con la parola grassi. Sono generalmente insolubili in acqua e galleggiano su di essa; vi sarà capitato comunemente di vedere gocce d'unto sguazzare allegramente nelle padelle dove avete cucinato, se le mettete sotto l'acqua del rubinetto.
A seconda della conformazione chimica i grassi si dividono in trigliceridi (i più numerosi), le cere e i terpeni, e sono fatti da atomi di carbonio, ossigeno e idrogeno; poi ci sono lipidi complessi che legano anche altri tipi di atomi (come i fosfolipidi che hanno legato anche il fosforo; ne fa parte anche la lecitina, vedi dopo!).

Non posso dilungarmi oltre con la descrizione generale dei grassi, o farei fuggire un buon 80% di interessati al blog (quindi facendo il conto, 80% di 2 è 1,6 persone: una se ne andrebbe e una avrebbe delle forti crisi di personalità)
Se siete masochisticamente interessati al meraviglioso mondo dei lipidi c'è sempre Wikipedia a soddisfare i vostri impulsi più reconditi.

Dato che nella cosmetica home-made "spicciola" si usano perlopiù i trigliceridi parlerò intanto di questi.
Sono fatti da glicerolo e 3 acidi grassi; questi ultimi rendono i trigliceridi, come gli altri lipidi, più o meno fluidi a seconda dei legami che gli atomi di carbonio contraggono con gli atomi di idrogeno; se c'è tanto idrogeno in molecola da occupare tutti gli spazi di legame il grasso sarà detto saturo e a temperature ambiente tenderà ad essere solido e a sciogliersi a temperature più alte; se insaturo alcuni idrogeni mancano e ci saranno legami più forti tra gli atomi di carbonio, e l'olio sarà più fluido a temperatura ambiente.
Se fate mente locale avrete sicuramente letto, tra gli ingredienti di alcuni prodotti alimentari, la dicitura "grassi idrogenati"; li trovate anche dentro la margarina; sono olii, fluidi di per sé perché insaturi, che vengono resi solidi come il burro con l'aggiunta di atomi di idrogeno, appunto. E' un processo artificiale.

Gli olii e burri ad uso cosmetico non sono altro che miscele, a livello molecolare, di trigliceridi, acidi grassi e altre sostanze; a cosa servono?
La nostra pelle si protegge dalle aggressioni esterne secernendo da apposite ghiandole materiale lipidico; quando andiamo a detergerla portiamo via parte di questa protezione, perciò possiamo rendere, in parte, la sostanza persa con l'aiuto di creme; anche un detergente con dentro una piccola percentuale di olii sarà più delicato. Inoltre olii diversi hanno diverse proprietà e possono essere usate per scopi diversi. Alcuni sono "curativi" per piccoli problemi di pelle.
Chi avrebbe mai pensato che una categoria di sostanze che fa così male, se si trova in eccesso nei cibi e nel sangue, facesse così bene alla pelle se usati ammodo? Sostanze rifuggite nel periodo della prova costume come la peste d'altri tempi, come il diavolo fa con l'acqua santa, come l'elefante col topo, come il governo con le promesse della campagna elettorale.
Per usarli in una preparazione occorre tenere presente il loro comportamento; si sciolgono gli uni negli altri senza difficoltà, ma se nella formulazione c'è acqua serve un emulsionante per tenere tutto insieme. Un esempio? Di sicuro avrete gustato la maionese sul pesce o sulle patatine fritte, e di sicuro avrete almeno un parente che sa come si fa in casa; vi dirà che serve olio, uovo, limone/aceto. Un po' di acqua nell'uovo c'è, e pure nel limone. Come fanno a stare insieme? Non è grazie all'amore e all'impegno del cuoco!!!...Anche. Ma è grazie alla lecitina contenuta nell'uovo, che appunto è un emulsionante.
[Se siete vispi avrete notato che la lecitina (di soia) è venduta in granuli contro il colesterolo alto proprio per le sue proprietà solubilizzanti; è contenuta anche nella nostra bile, e la sua quantità è importante per prevenire la formazione di calcoli al fegato]

A questo punto avrete visto che la cucina e la preparazione dei cosmetici hanno vari punti in comune; la lecitina è uno degli innumerevoli emulsionanti che potete usare anche per le vostre preparazioni fai-da-te (la mia primissima crema era fatta con lei!)

Come si usano i lipidi?
Nella fase grassa, detta "B" (ne parlerò più avanti), in genere scaldando ma non sempre, in genere con l'emulsionante; il tutto si mescola poi alla fase acquosa "A" (idem).
Come si conservano?
 -Se c'è solo olio il preparato si irrancidisce dopo un periodo variabile di tempo; infatti l'ossigeno dell'aria ossida il composto, staccando e rompendo i legami chimici all'interno della molecola e producendo le aldeidi, che hanno cattivo odore. (un trucco, quando tutti i vostri olii cominciano a odorare di nocciolina è ora di buttarli) Per rimandare l'ossidazione il più possibile si usano sostanze antiossidanti (...spiegherei anche cosa sono ma m'auguro che basti la parola!) solubili nei lipidi, come la vitamina E.
-Anche se è un'emulsione con acqua il preparato va a male, e molto prima del solo olio! Pensate alla maionese di prima: meglio consumarla in un paio di giorni! Qui serviranno altri tipi di conservanti, solubili in acqua (come la miscela di potassio sorbato + sodio benzoato..la trovate anche nei succhi di frutta!) e, preferibilmente, anche antiossidanti per fare un bel lavoro.

Stay tuned, caro 20% di pubblico rimasto!


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